venerdì 13 maggio 2011

Jazz creolo o jazz negro

Jazz creolo o jazz negro

Nei primi anni del ‘900 i musicisti creoli che provenivano in genere da famiglie piccolo borghesi, avevano ricevuto una discreta se non buona educazione musicale; erano quasi sempre pianisti o clarinettisti, alcuni veramente molto preparati e di buona cultura generale. Anche il colore della pelle e i lineamenti con caratteri negroidi meno marcati favorivano una maggiore integrazione (per quanto in misura molto modesta) o per meglio dire una maggiore accettazione da parte degli ascoltatori bianchi. La loro musica era più raffinata, meno primitiva, risentiva della loro preparazione classica e molti furono compositori, arrangiatori oppure direttori d’orchestra di notevole valore.
Al contrario la musica dei negri, quasi sempre analfabeti, autodidatti come strumentisti, era più sanguigna, istintiva e, per certi versi, rozza e primitiva. Anche gli strumenti adoperati erano quasi sempre di costruzione artigianale, improvvisati o adattati da oggetti di uso comune o suppellettili varie.


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Il termine creolo


Il termine creolo deriva dall'antico castigliano criollo (probabilmente di origine latina), e fu diffuso nelle altre lingue tramite il portoghese ed ilfrancese alla fine del XVI secolo, ha significato di nuovo, di nuova creazione, con costume mutato, di nuova costituzione.
Origine

La parola fu inizialmente applicata alle persone di origine europea nate nelle colonie del Nuovo Mondo, per distinguerle ed enfatizzarne i costumi mutati rispetto agli immigrati di classe elevata nati in Europa.

Il termine e le sue varianti in altre lingue (crioulo, créole, kriolu, criol, kreyol, kriulo, kriol, krio, etc.) possono far riferimento a:
una persona di origine europea nata nelle colonie spagnole, francesi o portoghesi d'America
un meticcio nato da un genitore indigeno ed uno bianco, in particolare nelle Antille e nell'America centromeridionale
una lingua creola, ossia un linguaggio nato da un pidgin di lingue europee e locali nelle colonie, o tra lingue originali diverse.

In alcuni paesi, il termine è poi spesso associato ad altri significati:
negli Stati Uniti, ai meticci della Louisiana, con particolare riferimento a New Orleans
in Venezuela, a persone, animali o cose di origine locale, (come il termine castizo in Spagna).

Il qualificativo di criollo si dà, poi, per estensione a tutto ciò che è prodotto da criollos o nell'ambito della cultura creola, come ad esempio ilcavallo criollo, il pan criollo o vals criollo (valzer peruviano) e quindi come sinonimo di "nazionale" (soprattutto nel Cono Sud).
Il significato esteso

Il significato che appare evidente ed ha significato nella cultura umana, ed è per "derivato" ma anche di "di nuova costituzione".

La nuova costituzione non si deve intendere come semplice modifica o variante anche sensibile dell'esistente, ma bensì propriamente diverso, con una derivazione consistente e soprattutto confluente cioè proveniente sensibilmente da diverse provenienze (sia pure in maniera non del tutto paritaria) e quindi diversa dalle originali. La deriva infatti comporta una mescolanza sostanziale delle parti originarie dove ognuna afferisce in modo sostanziale (ed è questa la diversità rispetto ad una semplice influenza).

Gli effetti più noti, ben verificati in qualche specifico caso nella evoluzione umana, sono quelli delle culture creole o quello ancor più noto dellelingue creole, a mezzo dei pidgin.

Condizione pressoché obbligata alla costituzione di una cultura creola è la presenza di una parte trainante ma la assenza di una componente eccessivamente dominante tra le costituenti. In sintesi è necessario che la debolezza reciproca induca la permeabilità reciproca delle parti che afferiscono per costumi, vocabolario, usi ecc. (Una forte dominanza produrrebbe il mantenimento di una separazione tra la dominante e le minori).

È curioso notare che, previo un periodo di approssimazione e disordine in cui le culture afferenti "coabitano" in parte con strumenti comuni sia comportamentali che linguistici modesti, con l'avvento della generazione successiva si costituiscono delle solide regole comuni su usi, costumi, cibi, che in seguito sono assolutamente definite ed uniformate, indistinguibili come origine. Le regole assumono valore comune, condiviso, le lingue si dotano di una struttura complessa economica ed assolutamente organica, del tutto simili per complessità e perfezionamento alle altre lingue. La cultura assume coscienza di sè ed autostima; di norma esiste sempre una cultura di maggior incidenza (ma non di dominanza) e questo determina una impronta specifica culturale, linguistica, morale a cui però non sono esenti le altre.

http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_creola